Da anni la valle è conosciuta e promossa per le proprie peculiarità ambientali, gastronomiche e relativamente poco per quanto riguarda i risvolti storici e culturali.
La domanda turistica è prevalentemente volta al turismo di passaggio, ai visitatori che vengono in valle per costituire un punto di appoggio per la visita di Saluzzo o della vicina Valle Po con le sorgenti dell'omonimo fiume.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un'inversione di tendenza, che vede sempre la presenza di un turismo di passaggio, ma più attento anche alle realtà storiche proprie del territorio in cui ha deciso di sostare e che vede il visitatore inoltrarsi lungo i sentieri che portano alle varie cappelle devozionali dislocate sul territorio e raggiungere il complesso monastico di Pagno, facilmente accessibile in quanto posto a ridosso dell'asse viario principale della Valle Bronda.
Negli ultimi anni il Comune di Pagno e la Comunità Montana Valli Po, Bronda ed Infernotto hanno molto investito sull'offerta turistica culturale, mediante interventi mirati al recupero architettonico, funzionale e turistico dell'Antica Chiesa dei SS. Pietro e Colombano, con realizzazione di scavi archeologici sotto la diretta direzione della Soprintendenza, che hanno messo in luce strutture murarie risalenti ad epoca romanica, ovvero predisposizione di percorsi culturali e didattici all'interno del medesimo complesso, al fine di agevolare la comprensione della consistenza storica ed architettonica della struttura da parte del turista, il tutto nel rispetto della sacralità del luogo.